SEO: Ottimizzare i componenti non testuali di una pagina web
I motori di ricerca sono generalmente molto bravi ad analizzare e comprendere i contenuti di testo sulle pagine web, ma i motori di ricerca fanno fatica e sono in difficoltà con altre forme di contenuti come immagini, video e clip audio. Diamo un’occhiata ai diversi modi in cui possiamo andare ad ottimizzare questi tipi di contenuti per le nostre parole chiave target. Una semplice best practice è usare del testo che andrà a circondare gli elementi non di testo per descrivere ciò che, tutto, è. Questo ha un preciso senso se ragioni a questo proposito. Avere un paragrafo di testo che descrive un video proprio accanto al video stesso è una pratica molto comune e le immagini incorporate, in linea con il testo, spesso hanno titoli di testo sotto di loro e sono tipicamente molto pertinenti al testo della pagina.
Le diapositive (slideshows) e caroselli di immagini contengono spesso un titolo testuale e la descrizione di ogni foto. Un clip audio in genere presenta una descrizione e può addirittura avere una trascrizione completa.
I motori di ricerca analizzano il testo che è in prossimità dei componenti non di testo, facendo presupporre che vi sia una correlazione tra questi elementi.
Così, mentre il motore di ricerca guarda il nome del file immagine e il testo alt, guarderà anche il testo vicino. Oltre ad usare il testo che è nelle vicinanze degli elementi non di testo, c’è anche un codice speciale che possiamo utilizzare per aiutare i motori di ricerca. Abbiamo già visto come possiamo utilizzare il nome del file immagine e il testo alt per un tag di immagine, ma un altro modo per ottimizzare il codice per elementi non di testo è quello di utilizzare la microformattazione da schema.org.
Ciò consente di contrassegnare il nostro codice con alcuni metadati molto rilevanti e molto specifici di un determinato tipo di contenuto. Queste sono alcune delle proprietà che puoi definire per un oggetto di immagine e se dai uno sguardo ai microdata noterai la differenza tra il tag di immagini standard e quello che è migliorabile con i microdata. Si noti che ci sono anche le specifiche di microformati per audio e clip video. Con i microdata nei clip video, audio e immagini, adesso c’è molto da raccontare a un motore di ricerca sul contenuto di quel contenuto non testuale, aggiungendo un particolare markup, possiamo fornire ai motori di ricerca con tutti i tipi di metadati arricchiti. Questo aiuterà, i motori di ricerca, a comprendere veramente ciò che riguarda questo contenuto.
Dai un’occhiata a schema.org, puoi vedere tutte le proprietà e gli elementi differenti che puoi definire per questi componenti non di testo. Assicurarsi di fornire quante più informazioni possibili ai motori di ricerca può solo aiutare la tua visibilità sui motori di ricerca globale. Per i contenuti video, puoi anche utilizzare un file di sitemap video. Le sitemaps XML sono solo file che utilizzano una sintassi speciale per fornire ai motori di ricerca un elenco di tutte le pagine e dei contenuti presenti sul tuo sito web insieme a alcuni attributi che descrivono quel contenuto.
Ci sono diversi formati per diversi tipi di contenuti e le sitemaps video ci danno un modo per informare i motori di ricerca esattamente dove si trova il nostro contenuto video, insieme a quello che riguarda l’utilizzo degli attributi di titolo e descrizione. Su Google Webmaster Tool Support e puoi trovare anche tutti gli elementi e la sintassi specifici supportati. L’utilizzo di un mix di tipi di contenuto sulle tue pagine può essere un ottimo modo per entrare in contatto con i tuoi visitatori e aiutarli nel percorso di conversione. Solo perché un pezzo di contenuto non si utilizzano parole non significa che non possiamo aiutare un motore di ricerca a capire di che si tratti.
Attraverso il testo circostante, alcuni elementi di codice e sitemap, è possibile aprire tutti i tuoi contenuti ai motori di ricerca ed essere in grado di attirare un nuovo traffico verso le tue pagine.
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