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Cos’è l’analisi coorte?
L’Analisi coorte è un sottoinsieme di analisi comportamentale che prende i dati da una determinata piattaforma e-commerce, applicazioni web o un gioco on-line e piuttosto che guardare a tutti gli utenti come una singola unità, li divide in gruppi correlati per l’analisi. Questi gruppi correlati, o coorti, di solito condividono caratteristiche o esperienze comuni all’interno di un periodo definito. L’Analisi Coorte consente ad una società di vedere chiaramente, in tutto il ciclo di vita di un cliente (o utente) determinati schemi comportamentali, piuttosto che tagliare su tutti i clienti alla cieca senza tener conto del ciclo naturale che un cliente subisce. Vedendo questi schemi di tempo, una società è in grado di adattare e personalizzare il suo servizio a quei coorti specifici. L’Analisi coorte riesce a descrivere specificamente l’analisi di coorti per quanto riguarda grandi quantità di dati (big data) e di business analytics.
L’obiettivo di qualsiasi strumento analitico è analizzare e presentare informazioni utili ad una società su cui poter agire e concentrarsi sull’ “utente medio” di un dato sistema. Affinché una società possa di agire su tali informazioni è rilevante avere la situazione a portata di mano. Un database pieno di migliaia o addirittura milioni di voci di tutti i dati utente, rende difficile ottenere dati fruibili, in quanto tali dati abbracciano molte categorie e periodi di tempo diversi. L’Analisi coorte permette di scendere in profondità per gli utenti di ciascuna coorte specifico per ottenere una migliore comprensione dei loro comportamenti, come per esempio gli utenti che hanno compiuto un’acquisto e quanto hanno pagato. In analisi coorte ogni nuovo gruppo offre l’opportunità di iniziare con una nuova serie di utenti, permettendo alla società di guardare solo i dati che sono rilevanti per la query di loro interesse e di poter agire di conseguenza.
In un e-commerce, per esempio, un’impresa può essere interessata a clienti che si sono iscritti nelle ultime due settimane e che hanno fatto un acquisto.
Una metrica da intraprendere è, di sicuro, quella che lega le azioni specifiche e ripetibili ai risultati osservati, come la registrazione degli utenti, o l’avvenuto checkout. All’opposto di metriche come i click su di una pagina o il numero di download, che solo servono a documentare lo stato attuale del prodotto, ma non offrono un’idea di come, gli utenti siano arrivati qui o cosa hanno fatto dopo.
Effettuare una corretta analisi coorte.
Ci sono quattro fasi principali:
– Determinare a quale domanda si vuole una risposta. Il punto dell’analisi è quello di trovare delle informazioni utili per una società in modo di poter agire e migliorare la propria attività, prodotti, l’esperienza degli utenti, il fatturato. Per assicurarsi che questo accade è importante che la domanda sia giusta in modo che si trovi la soluzione corretta.
– Definire i parametri che saranno in grado di aiutarvi a rispondere alla domanda. Un’analisi coorte corretta richiede l’identificazione di proprietà specifiche di un evento. Tale evento potrebbe includere un record di un check-out utente, mentre altre metriche più avanzate non solo registrano un checkout, ma anche quanto ha pagato utente.
– Definire i coorti specifici che sono relevanti. Nel creare una coorte bisogna analizzare tutti gli utenti effettivi e indirizzare o eseguire dei filtri al fine di trovare le differenze rilevanti tra ciascuno di essi e al fine di scoprire e spiegare il loro comportamento come specifica coorte.
– Eseguire l’analisi coorte. Eseguire l’analisi attraverso l’uso di grafici visivi.
Si è parlato di Utenti Attivi. Cosa sono?
Per capire cos’è un utente attivo bisogna distinguere tra sessione e utente.
Certificare i dati. Audiweb è l’organismo preposto alla certificazione del traffico internet e stabilisce che le “visita” o “sessione” indica la richiesta di accesso fatta da un determinato browser ad un sito all’interno di un intervallo temporale di 30 “minuti”.
Allora vi invito a riflettere: cosa registrano i web analytics se il visitatore, Mario Rossi, apre il vostro sito prima dal browser internet explorer, poi dal browser chrome, poi da Mozilla Firefox dall’ufficio? E se quando esce dall’ufficio li apre dal suo mobile e dal suo tablet? E se fosse così affezionato a voi da navigare sul vostro sito web anche da casa?
Quante volte verrà conteggiato Mario Rossi?
Verrà conteggiato 1 volta ogni 30 minuti / browser. Quindi supponendo che Mario Rossi non navighi sul sito oltre 30 minuti, nell’esempio specifico l’utente verrà conteggiato come 3 visitatori unici dall’ufficio, 2 visitatori unici (1 mobile e 1 tablet) e 1 visitatore unico da casa. Per Audiweb sono 6 visitatori, per i web marketer DEVE invece essere 1 utente e 6 sessioni, cioè Mario Rossi!
Questa distinzione, fortunatamente, google analytics la fa già da parecchio tempo.
Google Analytics ha dunque introdotto, come novità, due schermate dedicate. Una relativa agli utenti attivi e una all’analisi coorte. Andiamole a vedere…
Utenti Attivi – Google Analytics
Analisi coorte – Google Analytics
Cosa si evince da queste nozioni?
– Si evince che è molto importante avere strumenti di analisi che aiutino quanto più possibile l’azienda a misurare il proprio sito internet, al fine di poter intraprendere azioni specifiche per raggiungere i loro specifici obiettivi.
– Si evince che, sempre in ambito e-commerce, l’azienda non dovrebbe solo realizzare un sito ma anche dovrebbe fare un’analisi comportamentale (behavioral analytics) al fine di fidelizzare i proprio utenti o di far trovare loro quello che stanno già tentando di cercare, dovrebbe anche fare remarketing comportamentale (o retargeting comportamentale).
– Si evince che, forse, diversi uffici marketing NON si devono limitare ad applicare una formula del tipo: se Entrate – Uscite >=1 allora siamo apposto e tutti manteniamo i posti di lavoro. Dovrebbero, invece, capire che si può “spremere il mercato” molto di più di quel che si pensi.
– Si evince anche che se non si è in grado di realizzare un analisi del genere allora forse bisognerebbe affidarsi a persone specializzate e non a tanti sedicenti docenti, scrittori e chi più ne ha più ne metta, che predicano bene e, spesso, non sanno di cosa stiamo parlando.
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Grazie per la condivisione. Il tuo post per quanto è molto utile per quanto riguarda Google Analytics e anche per il SEO.