Coerentemente con l’obiettivo, come già accennato nel precedente articolo relativo alle tecniche di SEO, la tattica principale è anzitutto quella di ottimizzare, promuovere e portare il proprio sito web ai primi posti nelle pagine dei risultati dei motori di ricerca, così da renderlo immediatamente più visibile e quindi preferibile rispetto a quello dei concorrenti. Un buon posizionamento garantisce, infatti, una garanzia assoluta di incremento del proprio business.
Oltre che alle tecniche di SEO, il web marketing si affianca anche alle tradizionali tecniche di promozione/vendita e alle analisi di mercato offline, in modo da relazionarsi con il pubblico e sviluppare rapporti commerciali tramite la pubblicità, la distribuzione, la vendita, l’assistenza e la fidelizzazione dei clienti anche attraverso il canale online.
Altre azioni tipiche di web marketing sono, quindi, le campagne di affiliazione, le campagne banner, il pay per click, la mailing list e la direct email, il mentioning etc.
Le campagne di affiliazione consistono in un servizio gratuito che permette di guadagnare sul proprio sito web, blog o community attraverso la pubblicazione di banner, link o landing page (una landing page è una pagina che ha l’obiettivo di fare in modo che quanti più navigatori arrivino sulla pagina e si convertano in utenti registrati). In pratica, i proprietari di siti web che pubblicano banner pubblicitari, recensioni, link, etc. vengono retribuiti “per azione” in base ai click, ai lead o alle vendite ottenute e questo metodo garantisce una maggiore efficienza all’investimento pubblicitario. I protagonisti dell’affiliazione sono l’Affiliato cioè il proprietario del sito web (o blog), lo Sponsor cioè l’azienda che vuole farsi pubblicità online mediante gli spazi banner e l’Affiliante che è l’intermediario tra lo sponsor e gli affiliati (di solito si tratta di un pacchetto numeroso di siti e blog) e propone i termini del programma di affiliazione medesimo. Per l’affiliato il vantaggio è quello di poter scegliere delle campagne promozionali attinenti ai contenuti del proprio sito e la possibilità di guadagnare su questi spazi messi a disposizione che altrimenti probabilmente resterebbero degli spazi invenduti. Per lo sponsor il vantaggio è quello di poter investire in una pubblicità capillare tracciabile e targettizzata. I risultati ottenuti, infatti, possono essere monitorati fino al singolo click che la propria pubblicità riceve. Per l’affiliante che fa da intermediario, il vantaggio è quello di ricevere delle provvigioni in base ai risultati ottenuti.
I banner consistono nelle classiche immagini pubblicitarie, generalmente animate, che compaiono su moltissimi siti della rete. Rispetto alla pubblicità tradizionale, consentono di tener traccia del risultato della propria campagna pubblicitaria. E’, infatti, possibile sapere quante volte il banner è stato visto o cliccato e altri dati statistici utili. L’advertising a mezzo banner è particolarmente adatto per far conoscere una marca (brand), anche se è sempre consigliabile affiancarlo ad altre forme promozionali.
I pay per click consistono in annunci testuali che compaiono sui motori di ricerca o siti a tema e hanno la caratteristica di essere collegati a delle parole chiave in modo da comparire opportunamente quando si sta cercando qualche argomento attinente all’annuncio. Ad esempio, se si sta cercando “ristorante a milano”, compariranno inserzioni di ristoranti della zona. Con la pubblicità pay per click l’inserzionista ha il vantaggio di pagare solo quando l’utente clicca effettivamente sull’inserzione e non per ogni visualizzazione come invece prevedono altri metodi promozionali. Ciò rende il pay per click uno strumento promozionale molto flessibile, sia perchè è mirato ad acquirenti già interessati, sia perchè rende possibile gestire e monitorare costantemente il proprio budget di spesa partendo da piccole somme ed incrementandole man mano che si raggiungono risultati concreti.
La mailing list e la direct email sono l’equivalente della posta pubblicitaria cartacea, solo che si tratta di messaggi promozionali inviati via posta elettronica. Va subito precisato che non si tratta di spam, il quale consiste nell’invio a tappeto e indifferenziato di pubblicità non richiesta. Nel caso della mailing list, invece, si tratta di posta inviata ai propri clienti abituali che si sono volontariamente iscritti (loggati) nel proprio sito web e nel caso delle direct email si tratta di posta inviata a liste di persone che hanno dato espressamente il loro consenso per ricevere informazioni o aggiornamenti su un dato tema o prodotto. Per avvalersi di queste forme di pubblicità occorre che il proprio sito possieda una piattaforma tecnologica adeguata.
Il mentioning è la più recente delle attività di web marketing elencate. Nato sull’onda del grande successo dei social network, è l’equivalente del passaparola sul web. In pratica chi desidera promuovere attività, prodotti, servizi o persone richiede a gruppi di utenti dei social network di postare sulla loro pagina una o più segnalazioni pubblicitarie in modo che vengano lette dalla loro rete di contatti. Scegliendo utenti che possiedono molti contatti ciascuno, l’informazione promozionale può raggiungere facilmente e velocemente un numero di persone piuttosto ampio. Per utilizzare il mentioning a livello professionale è necessario l’uso di piattaforme online che mettano in comunicazione chi vuole utilizzare il mentioning per fare pubblicità e con chi è disposto a pubblicare le segnalazioni sulle proprie pagine personali.
Ci sarebbe ancora molto da dire su un argomento vasto come il web marketing, comunque in estrema sintesi, la gestione di una campagna pubblicitaria veramente efficace necessita di un controllo e di una personalizzazione continui: innanzitutto vanno stabiliti il budget e gli obiettivi da raggiungere, successivamente vanno monitorati costantemente i report statistici dettagliati sui risultati ottenuti, confrontandoli sempre con gli scopi che ci si era prefissati e con la spesa sostenuta.
Perchè scegliere un sito di ecommerce?
Perché il tuo sito web non può essere affidato a persone improvvisate?
L’e-commerce in Italia registra un +43% nel 2011. Le statistiche.
Cos’è il retargeting comportamentale?
10 commenti