Indice del Contenuto - Web Agency Ragusa & SEO Ragusa
SEO: come conquistare la SERP di Google
Tutte le aziende che hanno un sito web ambiscono al famigerato primo posto su Google, ma per trovare qualcosa nel web si va ancora su Google e si digita il nome dell’attività?
Si, se l’azienda è un brand molto forte come Coca-Cola altrimenti la risposta è no. Dunque un buon posizionamento è in grado di fare emergere il tuo sito tra gli altri risultati ed è determinante per il successo della tua azienda.
Capita spesso di avere dei siti che fanno difficoltà a raggiungere delle buone posizioni per delle parole chiave specifiche legate a particolari nicchie di mercato. Di solito avviene a fronte di una sbagliata strategia aziendale, quando la consulenza SEO viene meno alle strategie di marketing.
Conquistare la SERP di Google è importante, è la qualità del sito che influisce sul suo successo nella misura in cui si hanno:
- contenuti di qualità,
- contenuti interessanti,
- contenuti coinvolgenti,
- contenuti che stimolano l’interazione,
ecco le fondamenta per avere un sito web di successo. A volte, però, degli eventi posso distruggere i risultati SEO di un’azienda.
SEO: ripulire i risultati sgraditi in serp
Il Search Engine Reputation Management (SERM) offre la possibilità di difendere la propria reputazione, attraverso il monitoraggio dei risultati delle prime pagine e il posizionamento sui motori di ricerca per eliminare i collegamenti lesivi della reputazione. Gestire la reputazione del brand in rete è diventato fondamentale, soprattutto in questo periodo dove internet è ormai alla portata di tutti. Nascono così i servizi di Online Reputation Management Services – SERM.
Potrebbe infatti capitare di gestire una casa di riposo in cui è normale che gli anziani, prima o poi, passino a miglior vita, ma il tuo concorrente potrebbe aver gridato allo scandalo ed ecco che quando digiti su Google il nome della casa di riposo esce fuori lo scandalo creato dalla stampa locale e a sua volta dai social.
Potrebbe anche capitare che l’azienda sia un VIP e che naturalmente sia vittima di gossip. La SEO VIP consiste nel fare personal branding e si basa su come dare (o non dare) visibilità ad un fatto accaduto.
SEO: differenziarsi dalla concorrenza
Se vuoi veramente differenziarti dalla concorrenza allora devi evitare di essere il cliente medio.
Il Cliente medio? Cosa vuol dire?
Il cliente medio è l’azienda che vorrebbe andare online, che contatta ogni professionista del settore al fine di ottenere quante più info (o dritte) possibili per poi andare a corsi ed eventi a pagamento di dubbia fattura e qualità dai personaggi più in voga del momento. Ricorda, portati una merenda; non ti offriranno nemmeno un pranzo!
Il cliente medio “pensava” che cosi avrebbe risparmiato denaro e acquisito le competenze necessarie per poter praticare il FAI DA TE, che avrebbe potuto creare una strategia web e, perchè no, anche realizzare sia il sito web che i relativi contenuti. Ma, si scontra con la dura realtà; non è semplice e inoltre fa un altro lavoro a tempo pieno: gestire la sua azienda.
Il cliente medio alla resa dei conti si affida letteralmente a suo “cugino“.
Lavatrice SEO: il motore della SEO
Ecco cosa accadrebbe se l’azienda del cliente medio fosse una lavanderia che decide di affidarsi al cuggino.
In primo luogo il cugino gli realizza il classico sito web: chi siamo, dove siamo, cosa facciamo per poi rendersi conto di aver bisogno di lavorare con un calendario editoriale al fine di produrre contenuti da posizionare su Google.
In secondo luogo, comprende che dietro tutto questo c’è un concetto semplice: il web, intero o in parti, è come la LAVATRICE. Stabilirà il seguente piano editoriale perché non si riescono a trovare articoli su:
- Lava-SEO, più in alto non si può,
- La guida definitiva per smacchiare la serp senza smorzare i colori,
- Come guadagnare con la lavatrice,
- Impara a usare la lavatrice e conquista il mondo del lavaggio,
- Ewasher: trasforma i tuoi vicini in clienti col lavaggio giusto,
- Non trovare capi per la tua lavatrice ma lavatrici per i tuoi capi,
- Inbound washer, lascia che i capi vengano a te,
- IoWasher la lavatrice delle cose,
- WashHacking come lavare 7kg in una lavatrice da 5 in tre minuti,
- Lavatrice vincente,
- Wash positioning: raggiungi il posto giusto per la tua lavatrice di successo,
- Sviluppare lavatrici con washpress/washoomla/washupal/washgento etc.,
- Manuale di wash design,
- Rendi la tua lavatrice unica,
- Startwarsh apri la tua lavatrice innovativa,
- WashFestival l’evento dedicato integralmente al modo del lavaggio.
Il web è come la lavatrice! Forse un po’ perché molti sanno cosa fa e cosa non fa una lavatrice, perché alcuni sanno quanto è complicato riprogettare una lavatrice (sebbene l’uso sia semplice come chiudere un oblò e premere un tasto), perché praticamente chiunque sa o può leggere quanti capi lava al massimo una lavatrice, quanto costa in funzione del peso e delle dimensioni, e quanto consuma in tempo e energia.
Ma, soprattutto perché:
Una lavatrice non è una lavanderia. È uno strumento, una risorsa, un ecosistema col quale chiunque si lavi ha direttamente o indirettamente a che fare, ma non è una lavanderia.
Non nasce né esiste come attività produttiva, ma come risorsa in qualcosa di più grande e sostituirsi a whirlpool non è semplice.
Così tutti i manuali, le conoscenze, le occasioni di incontro, i segreti e i “trucchi” aiutano a farla funzionare in una lavanderia, ma avere una lavanderia è diverso.
E ciò non toglie nulla al lavoro assurdo e meritevole che ci vuole per progettare, programmare, manutenere, selezionare ogni volta i capi giusti e trarre il massimo da una lavatrice. Ma resta sempre qualcosa di profondamente diverso da aprire una lavanderia. Il che vuol dire che hanno riprogettato il lavaggio e la lavanderia, non necessariamente la lavatrice. (Anche se farlo aiuta molto, non è assolutamente una condizione sufficiente).
Sui capi “lavo e non stiro” si apre l’altra finestra, in cui fare certe lavatrici è superato, poi se lavi i maglioni di lana a 90° tutto si riduce a fuffa.
Io con la lavatrice sono scarsissimo, e non mi stanco di imparare, pur sapendo che un’estrema specializzazione non mi consentirà necessariamente di vivere di lavaggi. Però lavare non è male, semplicemente non è il fine.
E se mescoli i capì?
Rovini tutto se non conosci i tessuti, non distingui i colori e verrà fuori un macello. Puoi avere la lavatrice migliore del mondo, ma sarà sempre la persona a fare la differenza.
Anche se sei il miglior progettista/operatore/conoscitore del lavaggio, questa non è una garanzia che la lavanderia funzioni.
Per fare queste cose per bene ci vuole un carico di capi assurdo (e lavarli tutti insieme non é fattibile), ma la lavanderia contiene molte piú cose che le lavatrici, o G+ sarebbe la migliore lavanderia del mondo, di nome e di fatto.
Il cestello della lavatrice gira e alla fine del giro sono passati 1 o 2 anni in cui il cliente medio ha investito tempo e denaro in attesa che la sua lavanderia online inizi a funzionare e lavorare.
E’ questo il punto in cui ci si rende conto che è il momento di chiamare un professionista. Solo che nel frattempo si è diventati stanchi, impazienti e senza ulteriore budget da poter investire nel proprio progetto di lavanderia online.
Scegli bene la tua squadra del web prima di avviare un progetto online.
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