Indice del Contenuto - Web Agency Ragusa & SEO Ragusa
- 1 Come ho aumentato la sicurezza di un e-commerce senza toccare tema o plugin
- 1.1 Il problema: attivitĂ anomale e instabilitĂ
- 1.2 Interventi fatti (senza plugin)
- 1.3 Risultati ottenuti
- 1.4 Esempio: configurazione header
- 1.5 VulnerabilitĂ e-commerce in numeri
- 1.6 Prima e dopo
- 1.7 Checklist per aumentare la sicurezza lato server
- 1.8 Domande frequenti
- 1.9 ️La sicurezza non si vede, ma funziona
- 1.10 âś… Conclusione
- 1.11 Altri accorgimenti tecnici per aumentare la sicurezza
- 1.12 Email di allerta e cronologia accessi
- 1.13 Sicurezza continua: manutenzione + monitoraggio
- 1.14 Educare il cliente alla sicurezza
- 1.15 Risorse utilizzate
- 1.16 Consiglio extra: crea un ambiente staging
Come ho aumentato la sicurezza di un e-commerce senza toccare tema o plugin
Quando si parla di sicurezza WordPress, molti pensano subito a plugin o modifiche al tema. Ma esistono interventi invisibili all’utente e al layout grafico che aumentano enormemente la sicurezza del sito, specialmente per gli e-commerce che gestiscono dati sensibili. In questo articolo ti racconto un caso reale in cui abbiamo migliorato la sicurezza di un sito WooCommerce senza installare plugin né toccare il tema.
Il problema: attivitĂ anomale e instabilitĂ
Il cliente ci ha contattati perché il backend del suo e-commerce si bloccava a intermittenza. Inoltre, riceveva numerose notifiche di tentativi di login falliti e gli utenti segnalavano problemi con il carrello. Apparentemente tutto era aggiornato, ma c’erano falle invisibili. Dopo un’analisi, abbiamo scoperto che mancava una protezione lato server.
Interventi fatti (senza plugin)
- Protezione dell’accesso a /wp-admin via .htaccess e IP whitelist
- Blocco completo di XML-RPC, vettore comune per attacchi brute force
- Rimozione della versione WordPress visibile nel codice sorgente
- Impostazione header di sicurezza in .htaccess
- Disabilitazione directory browsing con “Options -Indexes”
- Limitazione query sospette da bot tramite rewrite Apache
Risultati ottenuti
- Riduzione degli accessi sospetti del 98%
- Backend piĂą reattivo e stabile
- Eliminazione completa degli errori di caching
- Zero interferenze con design, plugin e funzionalitĂ WooCommerce
Esempio: configurazione header
Header set X-Frame-Options "DENY"
Header set X-XSS-Protection "1; mode=block"
Header set X-Content-Type-Options "nosniff"
Header set Referrer-Policy "no-referrer-when-downgrade"
VulnerabilitĂ e-commerce in numeri
Secondo Wordfence, oltre il 90% dei siti WordPress compromessi nel 2023 non avevano protezioni lato server attive. Il 61% degli attacchi automatici sfrutta endpoint comuni (es. /wp-login.php, /xmlrpc.php). Gli e-commerce sono particolarmente esposti a causa dei login pubblici, moduli di pagamento e utenti registrati.
Prima e dopo
Parametro | Prima | Dopo |
---|---|---|
Login sospetti | 250/giorno | 0 |
Tempo risposta admin | 7.4s | 1.1s |
Errori cache | frequenti | nessuno |
Checklist per aumentare la sicurezza lato server
- Limitare accesso a /wp-admin via IP
- Bloccare XML-RPC se non necessario
- Proteggere wp-config.php con regole Apache
- Impostare header di sicurezza in .htaccess
- Attivare backup automatici server-side
Domande frequenti
Serve un plugin per fare tutto questo?
No. Tutti gli interventi sono stati eseguiti via server o file di configurazione, senza appesantire il sito.
Funziona anche su hosting condiviso?
Sì, la maggior parte delle modifiche sono compatibili con cPanel e file .htaccess, anche su hosting base.
️La sicurezza non si vede, ma funziona
Un sito sicuro non è quello pieno di plugin, ma quello configurato in modo intelligente. Gli utenti non noteranno nulla, ma i bot e gli hacker sì. E troveranno un muro al posto di una porta aperta.
âś… Conclusione
Non aspettare di essere attaccato per pensare alla sicurezza. Un intervento lato server ben fatto può rendere il tuo sito e-commerce più stabile, veloce e sicuro, senza modificare nulla della tua struttura o grafica.
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Altri accorgimenti tecnici per aumentare la sicurezza
Oltre alle configurazioni base come gli header di sicurezza e il blocco degli IP, ci sono misure meno conosciute ma molto efficaci:
- Implementare rate limiting per le richieste HTTP al sito
- Attivare il monitoraggio syslog per WordPress su hosting avanzati
- Limitare le richieste POST al solo indirizzo login via .htaccess
- Usare Content-Security-Policy per bloccare l’esecuzione di script da fonti esterne non autorizzate
- Abilitare notifiche in tempo reale in caso di accesso backend da IP sconosciuti
Email di allerta e cronologia accessi
Una misura avanzata che abbiamo applicato è l’invio automatico di email in caso di accesso anomalo. Se l’indirizzo IP non è riconosciuto, o il browser cambia in modo improvviso, viene inviata una notifica al cliente con geolocalizzazione e timestamp.
Inoltre, abbiamo attivato un semplice script che archivia la cronologia dei login admin su base giornaliera, salvandola lato server, fuori dalla directory WordPress, quindi inaccessibile ai bot.
Sicurezza continua: manutenzione + monitoraggio
Un sito non è mai sicuro “per sempre”. Nuove vulnerabilità emergono ogni mese. Per questo, oltre agli interventi iniziali, abbiamo attivato un servizio di monitoraggio automatico con report mensile: attività anomale, login ripetuti, scansione file, modifiche di permessi.
Il cliente riceve un PDF ogni 30 giorni con i dati rilevanti: accessi, cambi di file, modifiche ai plugin. Una soluzione perfetta per chi vuole dormire sonni tranquilli senza dover controllare tutto a mano.
Educare il cliente alla sicurezza
Una parte fondamentale della sicurezza è la consapevolezza. Il cliente spesso pensa che, avendo un sito online, sia già protetto per definizione. Nel nostro approccio abbiamo incluso anche una sessione di formazione: spiegazione delle minacce più comuni, indicazioni su come riconoscere email phishing, e uso corretto del pannello admin.
Abbiamo fornito un manuale PDF con le 10 regole d’oro per tenere il sito al sicuro e creato un canale dedicato per le richieste urgenti. Questo ha aumentato il coinvolgimento e la responsabilizzazione del cliente stesso, riducendo drasticamente gli errori umani (password deboli, accessi da reti non sicure, ecc.).
Risorse utilizzate
- Guida ufficiale WordPress: Hardening
- OWASP Top 10 – vulnerabilità più comuni
- Report Wordfence 2023 – Attacchi più diffusi ai siti WP
Consiglio extra: crea un ambiente staging
Una delle pratiche migliori per evitare problemi sul sito live è avere una copia staging. Ogni modifica importante viene testata prima su staging: aggiornamenti, nuove funzioni, modifiche ai permessi. Il sito principale resta stabile e protetto. In questo caso, abbiamo richiesto all’hosting del cliente di attivare la funzione e testato lì ogni intervento prima di renderlo definitivo.